Il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria(SAPPE), pubblica una lettera di risposta ad Anonymous sul caso Cucchi: tre punti per comunicare agli Anonymous che gli imputati sono innocenti, la riconosciuta sconfitta in caso di attacco e che nessun atto dimostrativo e sabotaggio sarà un problema.
Il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria(SAPPE), ha pubblicato una lettera di risposta ad Anonymous riguardo ai recenti attacchi al sito del sindacato di polizia(SAP). Gli hacker hanno violato, martedi giorno 11 Novembre per la seconda volta, il sito del sindacato autonomo di polizia (famoso nelle cronache per gli applausi agli assassini di Aldrovandi e altre infamie) per le frasi pronunciate dal segretario Gianni Tonelli su stefano Cucchi: "Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze".
L'attacco non si è fatto aspettare e il sito sap-nazionale.org è stato defacciato, sulla home page è comparso il comunicato incendiario (vengono riportate una serie di proposte di garanzie minime che secondo il noto gruppo qualsiasi Stato moderno dovrebbe riconoscere ai cittadini) di Anonymous ed è stato rivendicato il colpo su tutti i social network e sul blog ufficiale Anonymous Italia. Gli hacker sono inoltre riusciti a sottrarre e rendere pubblico moltissimo materiale relativo al sindacato di polizia: nomi, cognomi, password, indirizzi e-mail, messaggi privati e persino il numero di cellulare di Tonelli, che Anonymous ha subito ironicamente invitato a contattare tramite un tweet.
La lettera comincia cosi: "Cari Anonymous sparsi per la rete Internet, da quando è stata emessa la sentenza di appello che ha scagionato per la seconda volta i nostri colleghi dal caso Cucchi, siamo di nuovo oggetto delle vostre <<attenzioni>>. Prima di subire queste <<attenzioni>> vorremmo però avere la possibilità di dire tre cose.", scrive il sindacato sul blog ufficiale.
Due giorni dopo parte un esposto del Sappe contro la (presunta) lesione dell'immagine del corpo penitenziario attuata dalla sorella (Ilaria) del giovane Cucchi sui media televisivi. Fra i riceventi la Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, il presidente AGCOM, il presidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti e il Presidente della Repubblica.
Sulla stessa linea il contrattacco diretto ad Anonymous. "[…] vorremmo avere la possibilità di dire tre cose", si legge nella lettera. "La prima è che i nostri colleghi finiti sul banco degli imputati, prima, e sulla gogna mediatica, poi, sono innocenti sotto qualunque profilo si voglia inquadrare la vicenda: quello giudiziario, quello sociale o quello morale".
"La seconda è che siamo consapevoli che prima o poi riuscirete di nuovo a manomettere i nostri siti web e a sospendere temporaneamente la nostra <<voce>> sul web. Su questa partita ci dichiariamo già <<sconfitti>>".
Terza e ultima cosa che dice il SAPPE: "La terza, infine, è che nessun atto dimostrativo e nessun sabotaggio riuscirà a fiaccare la nostra determinazione a parlare, discutere ed informare di carcere, di società, di giustizia e di sicurezza, in modo obiettivo e al solo fine di rendere l’istituzione penitenziaria una <<casa di vetro>>, così che la gente riesca davvero a farsi un’opinione senza essere condizionata dai filtri e dalle interpretazioni di chicchessia".